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Sin dai primi anni del secolo scorso la canapa è stata utilizzata principalmente per la produzione di fibra per sartiame e cordame, oggi invece viene proposta per la produzione di manufatti per la bioedilizia o per produrre materiali resistenti e leggeri; può essere impiegata inoltre per la bonifica di aree contaminate, come combustibile o per la produzione di carta. I semi, così come l’olio che se ne estrae, possono essere impiegati nell’alimentazione umana per la ricchezza in grassi polinsaturi e vitamine (A, E e gruppo B). Da non sottovalutare l’impiego della fibra per la produzione di bioplastiche e il contenuto in cannabinoidi della pianta che oggi trovano impiego come sostanze cosmetiche e medicinali.
Organizzare una filiera chiusa è l’obiettivo che molte organizzazioni produttive perseguono: si abbattono i costi, si garantisce la tracciabilità e si migliora la sostenibilità ambientale. In ambito agricolo, ad esempio, le filiere sono in grado di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’impiego sia del prodotto principale che dei sottoprodotti ottenuti dalla coltura stessa o dalla sua trasformazione. Questi concetti teorici possono trovare piena applicazione per una specie come la canapa.
Le molteplicità d’uso della canapa e le sue potenzialità sono state ribadite in un recente incontro del Working Group Canapa in Umbria, tenutosi il 24 maggio 2021. Sulla base dell’interesse maturato sull’argomento i partner proponenti il presente progetto hanno concentrato l'attenzione sulle potenzialità di mercato per un uso erboristico e medicinale utilizzando la parte superiore, le infiorescenze ricche in cannabinoidi e terpeni, e per la produzione di bioplastiche con la parte basale della pianta, ricca di fibra.
In particolare, le attività del progetto POLIBIOCAN hanno avuto lo scopo di valorizzare l’utilizzo della canapa industriale attraverso:
L’intero progetto si è articolato in diverse fasi ed ha visto la partecipazione di differenti partner secondo le particolarità delle lavorazioni svolte.
INDIVIDUAZIONE DELLE VARIETÀ E COLTIVAZIONE IN DUE AREALI DELLA REGIONE UMBRIA:
Le attività sono state svolte dai partner Campello s.c.a. (capofila del progetto), Gruppo Agricooper s.c.a., Farmech Srl e Tamburo Srls assieme al team individuato del DSA3 del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia, guidato dal Prof.re Luigi Russi e dal Prof.re Emidio Albertini. Sono state individuate 10 varietà tra quelle ammesse nel Registro Europeo e predisposti due areali di coltivazione nella zona di Campello sul Clitunno (PG) e nella zona di Pistrino (PG). Delle coltivazioni svolte nei due anni di progetto, sono state analizzate le diverse fasi fenologiche ed i prodotti ricavati dalla parte apicale (infiorescenze e foglie) e dalla parte basale (fibre).
ANALISI DI LABORATORIO DELLE INFIORESCENZE:
Le infiorescenze prodotte dalle coltivazioni, sono state analizzate dal team coinvolto del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Perugia, supervisionato dal Prof.re Claudio Santi e dal Prof.re Ornelio Rosati. In particolare le infiorescenze sono state analizzate per individuare i contenuti relativi ai cannabinoidi maggiormente presenti e di più rilevante interesse (CBD, Δ9-THC, CBG, CBN) tramite analisi HPLC. Inoltre sono state testate tecniche analitiche innovative di tipo spettroscopico (NMR) per “affiancare e supportare” le analisi HPLC
REALIZZAZIONE DI OGGETTISTICA MEDIANTE IL PROCESSO INDUSTRIALE DI STAMPAGGIO AD INIEZIONE:
Sono stati realizzati dai partner del progetto Plastampi Srl e Officina Biomat Srls, dei primi campioni di un contenitore/vasetto, tramite il processo industriale di stampaggio ad iniezione, utilizzando un biopolimero plastico realizzato dalla lavorazione delle fibre della pianta di canapa. Il biopolimero utilizzato è un acetato di cellulosa e viene prodotto dall’azienda The Eyes Republic Srl. I campioni realizzati sono stati sottoposti ad analisi certificate MOCA, per testare il loro utilizzo come contenitori per prodotti alimentari e cosmetici.
Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014-2020 –
Misura 16 – Sottomisura 16.2
Progetti realizzati da partenariati diversi dai Gruppi Operativi e dalle Reti o Poli di nuova costituzione